L'ANALISI
01 Novembre 2020 - 10:16
ROMA (1 novembre 2020) - «Le Regioni, di qualsiasi colore politico, evitano di scagliare la prima pietra, ma sulla pandemia emotiva purtroppo non abbiamo gli anticorpi: Conte ha chiuso mezzo Paese domenica scorsa. Io mi auguro che domani (oggi, ndr) ci si confronti su analisi costi-benefici e sul metodo, prima di prendere altri provvedimenti. Ad esempio, vale di più chiudere i ristoranti o le scuole, in termini di riduzione dell’indice di contagio?». Così il governatore della Liguria Giovanni Toti, in un’intervista alla Stampa in cui assicura che Genova non chiuderà. «Abbiamo parlato con il ministro Speranza e anche lui conviene con me che chiudere uno dei gangli logistici del Nord ovest, con il primo porto d’Italia, nel periodo pre-natalizio, sarebbe molto complicato», spiega Toti, secondo cui «sicuramente si possono ipotizzare azioni mirate su parti delle città, come abbiamo già fatto a Genova». «Il coprifuoco alla francese non mi sembra stia funzionando troppo bene. Certo è che la pressione sulle strutture sanitarie è altissima, ma senza essere scienziati se prende l’elenco dei ricoverati e dei decessi è lampante come questo virus abbia effetti severi al 95% sugli anziani», osserva Toti. «Le misure di carattere anagrafico sarebbero efficaci, ma sappiamo bene quanto i nonni siano importanti per il nostro welfare familiare, quanto sia attiva quella fascia di età».
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