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FRANCIA

Salini (Fi-Ppe): «Attacco di Nizza è ferita al cuore dell’Europa»

«L’Ue deve passare dalle parole ai fatti. E’ necessario che le istituzioni di Bruxelles prendano atto dello scontro di civiltà in atto e condannino pubblicamente ogni forma di radicalismo islamico»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

29 Ottobre 2020 - 13:56

CREMONA (20 ottobre 2020) - «Il terribile attentato nella Cattedrale di Nizza è una ferita al cuore dell’Europa. Non basta la solidarietà al popolo francese, l’Ue deve passare dalle parole ai fatti. E’ necessario che le istituzioni di Bruxelles prendano atto dello scontro di civiltà in atto e condannino pubblicamente ogni forma di radicalismo islamico: è fondamentale dare un segnale forte, promuovendo subito meccanismi sanzionatori mirati nei confronti di soggetti giuridici, luoghi di aggregazione e persone fisiche che alimentano direttamente o indirettamente l’islamismo radicale che da anni semina violenza e spargimento di sangue in particolare contro i cristiani e i luoghi simbolo del cristianesimo. E’ in gioco la solidità dello stesso progetto europeo, che avrà futuro nella misura in cui riconoscerà senza timidezza le proprie radici, che affondano nei valori cristiani e nella tradizione greco-romana ». E’ quanto dichiara l’eurodeputato (Fi-PPE) Massimiliano Salini, membro della delegazione alla Commissione parlamentare mista UE-Turchia. 
«D’altra parte - sottolinea Salini - è necessario isolare subito politicamente Stati come la Turchia del presidente Erdogan, che da mesi si muove con prepotenza e aggressività intollerabili secondo un disegno imperialista neo ottomano tra Mediterraneo, Libia e Medio Oriente. Gli Stati membri, a partire dall’Italia, la cui assenza dallo scacchiere politico internazionale è ormai assordante, non possono più rimanere a guardare: nel prossimo Consiglio europeo accantonino le divisioni, attivino un inviato speciale per il Mediterraneo Orientale e diano seguito a misure specifiche contro l'escalation innescata dalla Turchia, come richiesto dal presidente Macron e sostenuto dal Gruppo PPE all’Eurocamera». 

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