L'ANALISI
13 Agosto 2020 - 12:01
ROMA (13 agosto 2020) - Effettuato al Policlinico Gemelli un eccezionale intervento in utero alla ventiseiesima settimana di gravidanza per correggere un difetto di sviluppo fetale (la mancata chiusura del tubo neurale, nota come spina bifida): la gravidanza si è conclusa con successo e il bimbo, Tommaso, è nato qualche giorno fa e sta bene. Ora proseguirà le cure presso il Centro spina bifida del Gemelli, struttura di riferimento nazionale. Tommaso era affetto da una grave forma di spina bifida, il mielomeningocele, caratterizzata dalla mancata chiusura del tubo neurale a livello lombosacrale. In genere si interviene dopo la nascita, ma questi difetti peggiorano nel corso della gravidanza. Per questo si è optato per una correzione precoce in utero. I difetti del tubo neurale riguardano lo sviluppo del sistema nervoso e interessano circa 1 su 3.000-3.500 nati vivi in Italia. Compaiono molto precocemente, in genere nel primo mese di gravidanza, per questo è importante fare prevenzione assumendo acido folico da almeno tre mesi prima della gravidanza e per tutto il primo trimestre. Le conseguenze della mancata chiusura del canale neurale, vanno da problemi motori agli arti inferiori, al mancato controllo degli sfinteri vescicale e rettale. Il bambino è stato operato alla ventiseiesima settimana di gravidanza lo scorso 4 giugno, con una tecnica di open surgery.
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