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Recovery fund: si tratta a oltranza. Merkel: 'C'è quadro per possibile accordo'

Aperture da Olanda e Austria, aut aut di Sassoli

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

20 Luglio 2020 - 14:31

Recovery fund: si tratta a oltranza. Merkel: 'C'è quadro per possibile accordo'

BRUXELLES (20 luglio 2020) - Spiragli di intesa al Verticve Ue sul Recovery Fund. "Abbiamo lavorato su un quadro per un possibile accordo, è un passo avanti e dà la speranza che forse oggi ce ne possano essere altri o che un accordo sia possibile". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel arrivando al Consiglio europeo per la quarta giornata di negoziati sul Recovery Fund e il bilancio Ue. "I negoziati - ha aggiunto - sono incredibilmente duri, ma situazioni straordinarie richiedono uno sforzo straordinario, spero che le divergenze residue possano essere superate".

"Dopo tre giorni e tre notti entriamo nella fase cruciale, ma ho l'impressione che i leader Ue vogliano davvero un accordo, stanno mostrando reale volontà di trovare una soluzione, un accordo ci serve per i cittadini, per la Ue. Sono positiva per oggi, non ci siamo ancora ma le cose si muovono nella giusta direzione", lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen entrando al vertice Ue.

"Iniziamo questo quarto giorno di negoziati con la possibilità di un compromesso. Ma resto estremamente prudente. Elementi si sono materializzati nella notte per cercare di trovare un accordo sul volume totale del Recovery Fund e la parte della sovvenzioni, l'argomento più sensibile delle ultime ore. C'è lo spirito per arrivare al compromesso". Così il presidente francese, Emmanuel Macron, arrivando al vertice Ue.

 

Già dalla mattina i primi segnali positivi con l'Olanda che sembra apprezzare la bozza che il presidente Charles Michel dovrebbe presentare alle 16. "Ora - dice il premier olandese Mark Rutte a margined dei lavori - c'è un ottimo testo di bozza" sul meccanismo del super freno d'emergenza, che riguarda la governance del Recovery Fund, e quindi il tema dell'attuazione dei piani nazionali delle riforme, "che ritengo stia lentamente guadagnando consenso". "Sono davvero contento, perché questa è stata una condizione cruciale per noi - ha aggiunto - per essere in grado di costruire quel bilanciamento" tra prestiti e sovvenzioni. 

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