L'ANALISI
09 Luglio 2020 - 17:58
MINNEAPOLIS (9 luglio 2020) - "Non posso respirare", ha ripetuto 20 volte George Floyd agli agenti di Minneapolis che lo bloccavano a terra, con un ginocchio sul collo. L'afroamericano è poi morto, sollevando l'ondata di proteste in America. Il particolare emerge dalle ultime trascrizioni del video di una telecamera indossata da uno degli agenti. "Se non puoi respirare, allora smetti di urlare", ha risposto a Floyd Derek Chauvin, l'agente che gli premeva il ginocchio sul collo.
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