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EMERGENZA SANITARIA

Covid Fase, Solinas: si entra solo col test, tutelo salute turisti

Il governatore della Sardegna: amico dei lombardi, no a critiche da chi ha sottovaluto virus

Daniele Duchi

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29 Maggio 2020 - 09:30

Covid Fase, Solinas: si entra solo col test, tutelo salute turisti

CAGLIARI (29 maggio 2020) - «Non è accettabile che chi ha sottovalutato la portata della pandemia fin dall’inizio, baloccandosi in ideologici aperitivi pubblici contro la paura, assurga oggi al ruolo di censore delle cautele altrui delineando un contesto inesistente secondo cui sarebbero rivolte a discriminare i milanesi, i lombardi o chicchessia». Lo scrive, in un intervento pubblicato dal Corriere della Sera, il governatore della Sardegna Christian Solinas sostenendo di volere uno screening dei turisti per garantire la sicurezza delle vacanze stesse. «La Sardegna - aggiunge Solinas - è una terra antica e fiera e noi sardi siamo un popolo ospitale e generoso, abbiamo dato il sangue dei nostri figli, di un’intera generazione, per definire i confini del nord del Paese nella Prima Grande Guerra con la gloriosa Brigata Sassari e abbiamo sempre accolto imprese, turisti e investitori da ogni dove».

Intervistato dalla Stampa, Solinas ribadisce che «in questo tempo di pandemia la sicurezza sanitaria è uno dei principali fattori che influenzano la scelta della vacanza. È una tendenza internazionale. Basta vedere le Canarie che hanno creato il passaporto sanitario digitale. Stessa cosa ha fatto la Corsica. Le isola si tutelano così. Non abbiamo chiesto nulla di impossibile. Solo una cautela in più, ai turisti che vogliamo accogliere a braccia aperte». Intervistato quindi dal Quotidiano Nazionale, Solinas si rivolge al ministro per gli affari Regionali Boccia che «in preda a un rigurgito neocentralista, solleva un caso inesistente e lo strumentalizza per evitare di discutere nel merito un problema sotto gli occhi di tutti. La verità è che il 3 giugno è vicino e dal governo non è ancora arrivata una proposta chiara sulle riaperture tra regioni. Ed è singolare che proprio Boccia evochi questioni di presunta incostituzionalità, dopo che per tre mesi il governo ha derogato a norme costituzionali e diritti fondamentali con atti amministrativi emergenziali. Abbiamo il dovere di bilanciare i diritti costituzionali: la certificazione dello stato di negatività al virus va in questo senso. Se il ministro è contrario, ci dica a quale alternativa pensa».

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