L'ANALISI
COOPERANTE RAPITA IN KENYA
13 Maggio 2020 - 16:04
CITTA' DEL VATICANO - Tutti i «giudizi» che in questi giorni si sono accaniti contro Silvia Romano dopo la sua liberazione «partono da un dato in comune, da un comune sguardo, disumano. Perché disumano è lo sguardo dell’uomo quando non vuole vedere. Quando zittisce, sopprime la compassione che sempre dovrebbe abitare dentro i suoi occhi. La compassione. La capacità di sentire sulla propria pelle il dolore degli altri. E questa storia è piena di dolore, basta saper guardare». Lo scrive L’Osservatore Romano in un articolo sulla liberazione della cooperante italiana.
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