L'ANALISI
EMERGENZA SANITARIA
05 Maggio 2020 - 20:27
Riunione presieduta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i sindacati Cigl, Cisl e Uil. In videocollegamento ci sono i segretari Landini, Furlan, Barbagallo. Presente il sottosegretario Fraccaro, in videocollegamento i ministri Gualtieri, Patuanelli, Catalfo. In mattinata previsti altri appuntamenti con le aziende, comprese le associazioni delle piccole imprese, Confapi (9.30) e Confesercenti (alle 10) e a seguire le altre sigle datoriali. Agli incontri parteciperà anche il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
Ci dobbiamo rimboccare le maniche, avremo una brusca caduta del Pil. Lavoreremo per non lasciare nessuno indietro, ha detto il presidente del Consiglio ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil secondo quanto riportato da partecipanti alla riunione. La previsione al ribasso del Pil è del -8% ma "si potrebbe contrarre ulteriormente", ha detto parlando dell'"incremento dell'emergenza economica e sociale". "Stiamo scrivendo un capitolo importante di questa dura prova - ha detto ancora il premier -, quello legato alle misure economiche. È un piano cospicuo, dobbiamo essere efficaci per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Ci aspetta una fase difficile e dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. Non vogliamo lasciare indietro nessuno e siamo al lavoro per preservare i livelli occupazionali".
Quello di cui stiamo parlando è "un intervento cospicuo ma certo non sarà la panacea di tutte le conseguenze negative che stiamo vivendo, ma stiamo facendo il possibile per limitare i danni", ha detto, a quanto si apprende da chi partecipa all'incontro, il premier rivolgendosi ai sindacati.
Con il decreto Aprile il Governo vuole "attutire la possibile caduta del Pil" e "salvaguardare imprese, lavoro e tenuta sociale", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri nell'incontro con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in videoconferenza secondo quanto riferito da partecipanti alla riunione. Nel provvedimento ci sarebbero tre miliardi e 250 milioni per rafforzare la sanità.
Nel nuovo decreto di maggio, la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, proporrà una misura con la quale, temporaneamente, i contratti collettivi aziendali e territoriali potranno prevedere una rimodulazione, quindi una riduzione, dell'orario di lavoro - è quanto fonti ministeriali spiegano all'ANSA -. I contratti, stipulati con le organizzazioni sindacali più rappresentative, possono convertire quota parte delle ore in percorsi di formazione finanziati da un apposito fondo presso il ministero. Non è prevista una riduzione dei salari.
"Le risorse che saranno stanziate dal prossimo decreto le ritengo del tutto insufficienti per rispondere alle reali esigenze delle famiglie. La mia richiesta non è stata accolta, non sono stati stanziati sufficienti soldi", ha detto il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti Tgcom.24 ai microfoni di Paolo Liguori durante 'Fatti e Misfatti'.
"Avevo proposto un assegno per ogni figlio che non è stato accolto dalla maggioranza" ha ricordato la ministra Bonetti. "Avevo chiesto - ha sottolineato - risorse adeguate per i congedi parentali e i voucher baby-sitter da estendere però per un maggior utilizzo per i servizi educativi. Credo sia un errore, in questo momento le famiglie italiane necessitano davvero di investimenti. Da esponente del Governo devo accettare fatiche e battaglie perse, anche se giuste". La ministra ha poi spiegato: "Ci saranno delle risorse, non tante, per costruire una rete di servizi educativi, cioè attività come i centri estivi in aiuto per le famiglie e sono convinta che queste risorse sapranno attivare quella comunità educante che non è presente solo nella scuola ma anche fuori e che comprende il terzo settore, le comunità locali, il volontariato, il mondo dello sport. Non lasceremo sole le famiglie".
"Gli italiani hanno mostrato, complessivamente, un grande senso di responsabilità. Nella reazione dei cittadini ho colto grande voglia di ripartire, ma anche consapevolezza che bisogna farlo nel rispetto delle regole". Così in un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it il premier Giuseppe Conte. "Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia".
"Fino al 17 maggio saranno in vigore le misure contenute nell'ultimo Dpcm. Le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati", ha aggiunto Conte. "Con il rispetto delle regole sono fiducioso che la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori. Non ignoro le richieste di alcune Regioni e di alcune particolari categorie di anticipare l'apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l'interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini".
"A tempo debito sarà inevitabile, una volta acquisite tutte le necessarie informazioni, accertare eventuali responsabilità nella gestione della pandemia che a livello internazionale hanno condizionato l'attuale emergenza", risponde il premier parlando delle accuse della Casa Bianca alla Cina sulla diffusione del coronavirus. "Per il momento riteniamo prioritario favorire il più possibile la collaborazione internazionale quale strumento fondamentale per sconfiggere il virus e per tutelare la salute globale. L'Italia - afferma Conte - crede molto in questa possibilità di cooperazione ed è pronta a dare il suo contributo, come stiamo già facendo nel quadro dell'Alleanza globale contro il Coronavirus e come certamente intendiamo fare al meglio nell'esercizio della nostra prossima Presidenza del G20".
"L'Unione europea sta dando prova in queste settimane di aver compreso gli errori del passato. Anche in riferimento all'inizio della pandemia, quando l'Italia si è ritrovata sola. Sono fiducioso che tanto nella risposta economica quanto nella lotta al Covid-19 l'Europa saprà essere all'altezza di questa sfida storica", ha dichiarato ancora Conte.
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