L'ANALISI
04 Maggio 2020 - 08:21
ROMA (4 maggio 2020) - «La ripartenza del Paese è nelle nostre mani. Tocca a noi decidere se vogliamo che sia risolutiva e definitiva. Se vogliamo evitare dolorosi passi indietro adesso più che mai servono collaborazione, senso di responsabilità, rispetto delle regole da parte di tutti». Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un’intervista in apertura del Corriere della Sera, in cui rileva: «Non è una fase meno complessa di quella che si sta chiudendo, ma finora la risposta della popolazione è stata molto efficace e confido continui ad esserlo». «A partire dal 4 maggio i cittadini saranno i veri protagonisti della fase 2. Sino ad ora abbiamo ottenuto buoni risultati con le misure restrittive. Adesso però saremo tutti chiamati ad un surplus di attenzione», rimarca Conte. «Più che a decreti e a ordinanze dobbiamo puntare ai principi di autotutela e di responsabilità: occorrono comportamenti appropriati, infatti, per tutelare sé stessi e senso di responsabilità per proteggere gli altri. Non dobbiamo sperperare in pochi giorni quello che abbiamo faticosamente guadagnato in 50 giorni». «Nella prima fase è stato inevitabile puntare sull'etero-disciplina, vale a dire su norme imposte dallo Stato per garantire il contenimento del virus e la mitigazione del rischio. Era una fase in cui non era diffusa tra la popolazione la conoscenza delle modalità di diffusione del contagio», osserva il premier. «Adesso che i mass media hanno contribuito a diffondere una più approfondita conoscenza, invece, si può puntare più decisamente sull'autodisciplina, vale a dire sul senso civico e sull'educazione della popolazione che ben conosce i rischi del contagio».
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