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EMERGENZA SANITARIA

Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia: "Campanella alle 8 non per tutti"

Il direttore generale: "Servirà rinnovare la nostra routine, classi non più affollate"

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

28 Aprile 2020 - 14:19

Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia: "Campanella alle 8 non per tutti"

MILANO (28 aprile 2020) - Quella che prenderà il via il prossimo settembre, contagi da coronavirus permettendo, dovrà essere una scuola più flessibile, secondo Augusta Celada, nuovo direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. «Servirà un piano di flessibilità del nostro 'fare scuola': possiamo dire che la campanella non potrà più suonare alle 8 per tutti, si intaserebbe la città e si renderebbe impraticabile l’uso dei mezzi pubblici. La scuola deve rinnovare la propria routine», ha spiegato Celada parlando in videoconferenza con la stampa.

«L'attuale scenario è di una scuola in situazione di emergenza», ha aggiunto, e l’organizzazione è in divenire, soprattutto in Lombardia, regione che più di tutte è stata colpita dall’epidemia del Covid-19. «Quali strumenti e quanti alunni ci saranno per classe dipenderà dalle misure che la comunità scientifica indicherà, anche in base all’evoluzione del contagio - ha detto - non è una risposta che può dare l'amministrazione scolastica». "Che le classi non possano essere più affollate come le abbiamo viste in passato credo sia una lezione che abbiamo ricevuto tutti da questa epidemia», ha concluso. Per quanto riguarda le iscrizioni alle prime classi «nessun dirigente manderà via alunni iscritti - ha assicurato -: è chiaro che in realtà molto numerose si dovranno mettere in campo forme di rotazione, distanziamento e turnazione» ma, ha concluso, «non ci può essere una ricetta unica per tutti, quindi anche le direttive del ministero saranno a maglia larga».

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