L'ANALISI
27 Aprile 2020 - 08:56
ROMA (27 aprile 2020) - «Nella fase 2 bisogna agire secondo il criterio del 'try and learn': si fanno dei passetti avanti, si misurano gli effetti, si dà il via libera alle mosse successive. Se si decidono troppe riaperture insieme e tornano ad esserci molti casi non si capisce dove si è sbagliato e bisogna richiudere tutto. Meglio procedere un pezzo alla volta, come un puzzle». Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea: «Se i contagi risalgono, siamo pronti a nuovi stop». In merito al rischio di una nuova ondata a settembre, «in termini teorici potremmo averla anche tra un mese, se prendiamo sotto gamba le misure» avverte Brusaferro. «In autunno inizierà una nuova stagione influenzale e circoleranno altri virus con sintomatologia simile. Il brutto tempo farà stare le persone in luoghi confinati, aumentando i rischi. Andrà intanto fatta una campagna di vaccinazione molto efficace contro influenza ed altre patologie, per evitare che questa malattia si confonda con quella da coronavirus», spiega. Guardando alla scuola, le aule in quest’anno scolastico non riapriranno, perché, considerando anche gli spostamenti per raggiungerle, «rappresentano un rischio significativo rispetto alla circolazione del virus», dice Brusaferro. Sui centri estivi, «ad oggi non ci sono le condizioni per pensare di riaprirli quest’estate. Poi vediamo come evolvono i dati». Quanto alla riapertura delle scuole a settembre, «anche per questo dobbiamo vedere come evolve la circolazione del virus. Adesso è presto per dire quale sarà la situazione a settembre». Sugli anziani, «potranno fare due passi ma in modo protetto ed evitando più degli altri tutte le condizioni di aggregazione sociale. Lo so, alcuni disagi ci sono ma vale la pena affrontarli», conclude Brusaferro.
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