L'ANALISI
14 Aprile 2020 - 09:59
Sono preoccupato dal «grande problema socioeconomico che ci investirà dopo l’emergenza sanitaria. Bergamo è purtroppo la città in cui l’epidemia ha colpito più duramente, l’epicentro del flagello che sta sconvolgendo il mondo. Temo che anche le difficoltà sociali ed economiche saranno particolarmente accentuate. Oltre all’enorme numero di vittime, c'è chi paventa che la chiusura delle attività debba durare anche di più che nel resto del Paese. Per questo abbiamo lanciato un fondo di mutuo soccorso». Così il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in un’intervista a la Repubblica, parlando del fondo sulla scia di quello di Milano: «Il modello è quello. Temo che non arrivi a tutti l’ombrello che il governo ha deciso di estendere a protezione delle liquidità delle imprese. Contano molto anche i tempi e le procedure; un’ampia fetta delle imprese destinatarie rischia di fallire prima di ricevere i soldi. Serve anche una iper-semplificazione delle procedure di erogazione. Il nostro sarà uno strumento molto agile». «Una parte dei fondi - spiega Gori - servirà per finanziare attività di carattere sociale, con contributi a fondo perduto per chi si troverà in condizioni di estrema fragilità economica, nonché il potenziamento dei servizi domiciliari per anziani soli. L’altra parte sarà dedicata al sostegno delle attività economiche, soprattutto delle più piccole, e di quanti non avranno adeguata copertura dalle misure statali e regionali. Daremo contributi a fondo perduto ma anche su progetti di rilancio delle imprese. Individueremo i destinatari attraverso una rete di sportelli. Un comitato di saggi in pochi giorni valuterà le richieste meritevoli di essere sostenute».
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