L'ANALISI
09 Aprile 2020 - 11:08
La pandemia del Coronavirus provoca il blocco delle consegne della console Switch della Nintendo, deludendo le aspettative dei più piccoli, già privati delle lezioni scolastiche, e non solo. Lo anticipa la stessa azienda nipponica, specializzata nei videogiochi sulla pagina ufficiale Twitter, spiegando che l’assemblaggio delle consoles avviene in gran parte nelle fabbriche in Cina, e già dall’inizio di febbraio la produzione faceva fatica a tenere il passo con la domanda, costantemente in crescita dopo la decisione del governo di Tokyo di chiudere le scuole. «La distribuzione sarà ferma questa setttinana e presto vi terremo informati sulla disponibilità per la prossima settimana», avverte Nintendo sul proprio canale social, tenendo sulle spine i milioni di fan costretti a rimanere nelle proprie abitazioni, ottemperando alle richieste del governo, nel tentativo di contenere l’espansione dei contagi. Il calo della produzione in Cina, racconta il giornale Asahi Shimbun, ha fatto schizzare le quotazioni della Switch sui siti delle aste online in Giappone, quasi raddoppiando il prezzo di listino, pari a 30mila yen, l'equivalente di 250 euro. Secondo il giornale specializzato Famitsu, circa 836.000 unità della Switch e della Switch Lite sono state vendute nel solo mese di marzo, aiutate dal successo delle oltre 2,6 milioni di copie del videogioco Animal Crossing: New Horizons - rilasciato lo scorso 20 marzo.
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