L'ANALISI
02 Aprile 2020 - 11:41
Pensava di passare inosservato usando il suo taxi per spacciare indisturbato dosi di cocaina. Così un romano di 39 anni, con precedenti, ieri pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia San Pietro, in via Romano Guerra, in zona Massimina, insieme a un 33enne romano che si è finto passeggero per acquistare dosi di cocaina che molto probabilmente non erano solo per uso personale. I carabinieri in transito, nel corso di un servizio di pattuglia nel territorio, hanno notato l’auto bianca con insegna taxi in sosta sul ciglio della carreggiata e un uomo che è salito a bordo dalla portiera anteriore destra, anziché dietro come solitamente avviene e a maggior ragione come si dovrebbe fare in piena emergenza sanitaria per rispettare la distanza di sicurezza, per poi scendere dopo pochi istanti. Insospettiti, i militari si sono subito avvicinati e hanno bloccato tassista e «cliente» e da una rapida verifica, hanno accertato che il 39enne aveva appena ceduto 4 dosi di cocaina al 33enne per 200 euro. La successiva perquisizione effettuata presso il domicilio dell’autista ha permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare altri 65 involucri di cocaina, circa 29mila euro in contanti e tutto il materiale utile per il confezionamento delle dosi. Per entrambi è scattato l’arresto. Contestualmente, entrambi sono stati sanzionati per aver violato le prescrizioni del Governo in materia di emergenza sanitaria.
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