L'ANALISI
28 Marzo 2020 - 10:21
Attività lavorativa 'congelata' per 1,6 milioni di lavoratori della Lombardia, a seguito delle chiusure previste dagli ultimi provvedimenti governativi: il 28,8% degli occupati risiede a Milano (464.000), il 15,2% a Brescia (244.000) e il 12,4 a Bergamo (199.000). Lo rileva la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, spiegando che, globalmente, su 100 addetti, il 37,5% «resta a casa per decreto», ma la percentuale non tiene conto di tutte le attività che non rientrano nella 'lista Ateco', ma i cui titolari hanno deciso di fermarsi autonomamente. Il 42,6% degli occupati interessati dai decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, recita il dossier, opera nel manifatturiero (687.000), 'in primis' nella fabbricazione di prodotti di metallo (11% del totale dei lavoratori ora a casa), nella fabbricazione di macchinari (8,1%) e a seguire nel comparto metallurgico (4%).
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