L'ANALISI
24 Marzo 2020 - 15:51
L’Onu invita le parti in conflitto in Siria a un cessate il fuoco immediato per far fronte all’emergenza Coronavirus. Finora il governo siriano ha riconosciuto un solo caso di contagio al Covid-19. Non si registrano casi nelle regioni del nord-ovest sotto controllo turco e in quelle del nord-est sotto controllo curdo. Media regionali riportano le dichiarazioni dell’inviato speciale Onu per la Siria, Geir Pedersen, secondo cui «i siriani hanno una vulnerabilità accentata» al Covid-19 a causa di nove anni di guerra. «Centri medici sono stati distrutti e la loro capacità si è deteriorata... c'è penuria di materiale medico essenziale così come di professionisti della sanità», ha detto Pedersen. «Lancio un appello specifico per un cessate il fuoco immediato che si applichi a tutto il territorio siriano per rendere possibile uno sforzo generalizzato contro il Covid-19 in Siria», ha aggiunto Pedersen. L’inviato dell’Onu ha anche invocato «la scarcerazione su ampia scala delle persone detenute in maniera arbitraria» nel paese, in riferimento alle decine di migliaia di siriani finiti nelle carceri nell’ambito della repressione delle proteste scoppiate nel 2011.
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