L'ANALISI
23 Marzo 2020 - 13:56
«Il personale amministrativo, non chiamato a costituire turni in presenza per affari urgenti non altrimenti erogabili, è chiamato a stare a casa». Lo si legge nell’ultimo provvedimento del Tribunale di Milano, presieduto da Roberto Bichi, che richiama tutta una serie di disposizioni recenti sull'emergenza sanitaria legata al Coronavirus. In pratica, si legge in una tabella allegata, la presenza in tutti gli uffici e segreterie dei vari settori del Tribunale si ridurrà così a 88 persone al giorno. Un’ulteriore stretta, dunque, al lavoro con presenza fisica in un Palazzo di Giustizia dove sono già emersi diversi casi di magistrati e personale contagiati e che da giorni ormai, comunque, ha chiuso al pubblico quasi tutti gli uffici e sportelli, con attività e udienze che si svolgono in prevalenza in via telematica e con videoconferenze. «Sono da evitarsi - si legge nell’ultima circolare - anche le riunioni, i colloqui e la collaborazione in presenza alla stesura di documenti nella sede dell’ufficio, da sostituirsi con chiamate, messaggi o videoconferenze». E sono «in distribuzione webcam per funzionari e cancellerie che non ne avessero la disponibilità».
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