L'ANALISI
21 Marzo 2020 - 19:00
ROMA (21 marzo 2020) - «Non abbiamo mai proposto previsioni qui tipo 'saremo vicini al picco'. Non siamo in grado, bisogna guardare i trend e elaborarli con dati solidi. Ma le attese oggi ci dicono che, con le estensioni che sono state adottate, si può valutare la prossima settimana quello che può avvenire». L’ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa alla Protezione civile, rispondendo a una domanda sulle ipotesi che si possono fare a questo punto, ha aggiunto: «Non abbiamo mai fatto una previsione, non perché non si possano fare ma perché soffrono di alcune assunzioni e rischiano di essere fuorvianti».
Ad oggi «non ci sono evidenze» che il Coronavirus presente in Italia sia diverso, «che ci sia una mutazione», rispetto al ceppo originario, ha detto Brusaferro. E ha aggiunto: «Il vaccino al Coronavirus è un obiettivo che i migliori gruppi di ricerca e le aziende hanno, ma svilupparlo richiede tempo, non lo avremo fra un mese. A fine anno forse sarà possibile. Il che significa averlo testato e disponibile in milioni di dosi».
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