L'ANALISI
15 Marzo 2020 - 09:17
Il governatore Attilio Fontana
MILANO (15 marzo 2020) - «Credo che ci sia una percezione sbagliatissima a Roma e non solo. La situazione è oggettivamente gravissima, il virus è subdolo, scompare e ricompare e colpisce duro. Siamo agli sgoccioli dei letti per la terapia intensiva, l'assessore mi dice che sono poche decine». Lo afferma il governatore della Lombardia Attilio Fontana, in un’intervista a Repubblica in cui parla del progetto dell’ospedale nella Fiera di Milano. «Avevamo fatto alla Protezione civile una proposta e ci avevano appoggiato. Loro avrebbero recuperato personale e ventilatori, noi i locali preparati come un reparto ospedaliero. Abbiamo già il progetto di massima al Padiglione 1 e 2 della Fiera. Ora non è colpa di nessuno e i ventilatori non si trovano e i medici mancano», dice Fontana. «Stiamo cercando di andare avanti lo stesso e ho chiamato Guido Bertolaso. Sarà il nostro consulente e ci aiuterà con i suoi contatti in tutto il mondo a realizzare questo ospedale da campo dedicato alle terapie intensive». «Noi siamo i primi a essere finiti nello tsunami, anche la signora Merkel si è detta disposta a collaborare e se lo fa le dirò grazie per tutta la vita», prosegue Fontana, che sottolinea: «Il 'modulo' studiato da Regione e Fiera Milano può servire per tutta l’Europa e fuori dall’Italia l’hanno compreso. E se da noi passerà l’emergenza, i malati da altre regioni potranno trovare qui il posto che non hanno a casa loro». «Non intendo fare politica con questo evento e non intendo fare polemiche né con il governo, né con la Protezione civile», precisa il governatore. «Il fatto è che a dispetto di ogni difficoltà noi non vogliamo trovarci impreparati di fronte al peggio».
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