L'ANALISI
10 Marzo 2020 - 11:26
Consolida il rimbalzo Piazza Affari (Ftse Mib +3,5%), che si riporta sopra la soglia dei 19mila punti grazie allo sprint di Diasorin (+12,67%), che ha messo a punto un nuovo test per il coronavirus, e di Eni (+9%), riammessa agli scambi dopo un congelamento al rialzo. Il titolo del Cane a Sei Zampe è spinto insieme a Saipem (+6,61%) dal rialzo del greggio (Wti +7,3%), che segna una netta inversione di tendenza dopo il crollo della vigilia. Acquisti sui bancari Intesa (+5%), Ubi (+3,9%), Banco Bpm (+3,7%) e Unicredit (+2%), favoriti dal calo dello spread a 200 punti. Bene anche Ferrari (+4,37%) ed Fca 8+3,56%), che nella vigilia ha confermato l'operatività degli impianti italiani, mentre Stm (+6,4%) corre insieme ai rivali europei. Pochi i segni meno, limitati a Italgas (-0,39%) ed Atlantia, (-4,1% teorico), congelata al ribasso per effetto del Dpcm sul coronavirus, esteso all'intero territorio nazionale, che azzera di fatto il traffico delle auto private.
Anche tutte le altre Borse europee in avvio provano il rimbalzo. Parigi segna un +1,33% con il Cac 40 a 4.770 punti. Francoforte registra un +0,94% con il Dax a 10.724 punti e Londra è a +1,03% con il Ftse 100 a 6.027 punti.
Positivi i principali listini di Asia e Pacifico: hanno chiuso in rialzo Tokyo (+0,85%), Shanghai (+1,82%), Seul (+0,42%) e Sidney (+3,11%). E anche il prezzo del greggio registra un rimbalzo: al Nymex il barile sale del 7,97%, 33,61 dollari, mentre il Brent guadagna l'8,47%, a 37,27 dollari. A picco invece la Borsa di Mosca (-16%), dopo la chiusura di ieri. E intanto balza al +5,2% l'inflazione cinese a febbraio.
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