L'ANALISI
18 Febbraio 2020 - 09:24
Portata alla luce nel 1933 e fortemente danneggiata dal terremoto dell’Irpinia, riapre al pubblico per la prima volta dopo 40 anni a Pompei la Casa degli Amanti, gioiello unico del sito archeologico campano, il solo di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano. Lo annuncia il ministro della cultura Franceschini che oggi sarà a Pompei per illustrare alla stampa la fine dei lavori di messa in sicurezza avviati nel 2014 con il Grande Progetto, finanziato per la maggior parte con fondi europei, e l’apertura di tre nuove domus appena restaurate, oltre a quella degli Amanti anche la Casa della Nave Europa, che prende il nome da un grande graffito inciso su una delle sue pareti, e la Casa del Frutteto, con i suoi fantasmagorici cubicoli floreali e uno dei più alti esempi di pittura da giardino rinvenuti in città. Quella di Pompei, dice Franceschini, «E' una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi grazie al lavoro di tante professionalità dei beni culturali».
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