L'ANALISI
31 Gennaio 2020 - 15:54
BRESCIA (31 gennaio 2020) - Il pubblico ministero di Brescia Carlo Francesco Milanesi ha chiesto la condanna all’ergastolo per Fabrizio Pasini, l’ex sindacalista della Uil di Brescia, all’epoca sposato e padre di due figli, che nell’estate del 2018 aveva ucciso la collega e amante Manuela Bailo, 35 anni. L’uomo nascose poi il corpo nelle campagne cremonesi ad Azzanello e andò due settimane in vacanza in Sardegna con la famiglia. La sentenza potrebbe già arrivare in giornata.
Uccisa da un’arma da taglio che le ha reciso la carotide. Così, secondo il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno, sarebbe morta Manuela Bailo, la 35enne di Nave poi sepolta in una vecchia vasca per liquami ad Azzanello. La ricostruzione è stata formulata sulla scorta dei primi risultati dell’autopsia tenendo conto dell’esito dei rilievi scientifici effettuati ad Ospitaletto nell’abitazione della madre di Fabrizio Pasini, l’amante della donna, accusato di omicidio volontario e non preterintenzionale.
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