L'ANALISI
29 Gennaio 2020 - 14:59
Una tangente da circa 70mila euro al responsabile unico del procedimento della gara d’appalto sospetta, Gustavo Anaclerio, e 15mila euro a Antonio Sommese, parente dell’ex assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania Pasquale Sommese, all’epoca dei fatti suo collaboratore. Quindicimila euro, che sarebbero stati destinati a finanziare, sempre secondo i pm, la campagna elettorale dell’assessore per le elezioni regionali del 2015. È quanto contestano gli inquirenti della Procura di Napoli nell’ambito delle indagini della guardia di finanza su appalti e corruzione nel Comune di Nola (Napoli) che oggi ha notificato cinque arresti a funzionari pubblici e imprenditori. Di collusioni con i partecipanti alla gara è accusato Catello Esposito, presidente della commissione di gara - funzionario tecnico del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Campania, Molise e Basilicata. Il gip di Napoli ha disposto il carcere per Gustavo Anaclerio, Luigi Marrone, Antonio Piccolo e Pasquale Viro. Per Catello Esposito invece il giudice ha disposto gli arresti domiciliari.
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