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CRONACA

Caporalato e frodi in coop facchinaggio, 311 irregolari

Daniele Duchi

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16 Gennaio 2020 - 10:41

Il Gip di Pordenone ha disposto l'applicazione della misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività professionali e imprenditoriali nei confronti di 2 persone, rispettivamente amministratore di diritto e de facto di una cooperativa facente parte di un noto gruppo operante in diverse province del Triveneto, in servizi di facchinaggio, movimentazione merci e servizi ecologici. Le indagini della Guardia di Finanza - si tratta del secondo filone di un’inchiesta scattata lo scorso anno - hanno accertato come la cooperativa fosse un mero «contenitore di manovalanza": si è così configurato il reato di somministrazione abusiva di manodopera, il cosiddetto caporalato semplice. Sono 311 i lavoratori irregolarmente utilizzati in tutto il triveneto dal 2014 al 2016 con queste illecite modalità, per le quali sono state contestate violazioni per complessivi 4,05 milioni. È stato sottoposto ad accertamenti anche il commercialista, tenutario delle scritture contabili di tre cooperative (utilizzate per emettere fatture fittizie), che in precedenza aveva denunciato il furto dell’intera contabilità delle stesse, che si trovava invece all’interno della sua auto. Al professionista è stato contestato l’omesso adempimento degli obblighi previsti dalla normativa sulla prevenzione del riciclaggio e quelli di segnalazione delle operazioni "sospette". Nei suoi confronti è stata contestata l’omessa segnalazione di 46 operazioni economiche per un valore complessivo di 4,03 milioni.

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