L'ANALISI
03 Gennaio 2020 - 08:04
Un raid statunitense sull'aeroporto di Bagdad ha ucciso il generale Qassem Soleimani, responsabile delle operazioni coperte di Teheran e uomo chiave del regime degli ayatollah. L'ordine di colpire è arrivato direttamente da Trump. Ucciso anche Abu Mahdi al-Muhandis, numero 2 delle forze di mobilitazione popolare (Hashd al-Shaabi), coalizione di milizie para-militari sciite pro-iraniane attive in Iraq. Era stato lui, il 30 dicembre scorso, a spronare la folla ad assaltare l'ambasciata americana. Otto in totale i morti, numerosi i feriti.
"L'atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti con l'assassinio del generale Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaida, è estremamente pericoloso e una folle escalation", afferma il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif: Gli Usa "si assumeranno la responsabilità di questo avventurismo disonesto". La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto 3 giorni di lutto nel Paese, affermando che "una dura vendetta attende i criminali" e ora i motivi di resistenza a Usa e Israele raddoppieranno.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris