L'ANALISI
26 Novembre 2019 - 18:00
"I nostri consulenti hanno rilevato un grave stato di degrado che consisteva in una mancanza di cemento che imponeva un controllo sicurezza immediato per pericolo di rovina". Così il procuratore Genova, Cozzi, sulla chiusura della A26 in prossimità dei ponti Fado e Pecetti. "Non ci sostituiamo a nessuno -precisa - era un intervento che non poteva essere procrastinato". Poi: "Bisognerà capire se quella degli omessi controlli era una filosofia generale oppure se si sia trattato di episodi singoli. Quello che è successo non deve più succedere".
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