L'ANALISI
31 Ottobre 2019 - 09:37
Salvini e la destra hanno saputo cogliere l’inquietudine, mentre il centrosinistra non è stato capace di fare altrettanto, alle prese con 'conflitti' e 'separazioni'. È la disamina del segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un intervento sul Corriere della Sera, nel quale sottolinea le necessità di un «rinnovamento». Tra i motivi per cui Salvini è «così forte», sottolinea che "la destra ha saputo più di noi cogliere lo smarrimento degli italiani": «I cittadini impauriti vogliono ritrovare la loro 'casà» e «la destra sovranista in tutto il mondo, e la Lega in Italia, propongono approdi forti e chiari». «Certo - aggiunge il segretario - autoritari, regressivi e intollerabili per noi, illiberali e xenofobi. Ma sono approdi, forme cui aggrapparsi». E «Salvini è il migliore a raccontare e rappresentare i problemi ma è il peggiore a risolverli», ma «il centrosinistra non è stato in grado di fare altrettanto sulla base di un suo rinnovamento». «Negli anni nella dispersione - rileva - ci abbiamo messo anche qualcosa di nostro: una storia di conflitti, separazioni, di chiusure e a volte di egoismi». «Il Pd in questo quadro 'resistè», è un «argine" all’avanzata della destra, «ma si può andare avanti così?», chiede. «Per questo dopo 12 anni di parole e auspici, ora con coraggio stiamo rimettendo mano in modo radicale allo statuto e alla forma partito. Non si tratta di cambiare qualche regola ma di una scelta politica di fondo» per un Pd «aperto, plurale e radicato».
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