L'ANALISI
09 Ottobre 2019 - 11:15
Imponeva ai dipendenti turni massacranti di oltre 12 ore al giorno senza riposo e senza concedere il giorno di pausa settimanale. Per questo, su disposizione del Procura di Viterbo, è stata eseguita la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore agricolo accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, incriminazione introdotta nel 2011. Secondo quanto accertato dai carabinieri, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, l’imprenditore ha assunto «soggetti in gravi condizioni di bisogno che si sono prestati - è detto in una nota - a lavorare con un compenso di pochi euro al mese» e ai quali venivano imposti orari di lavoro massacranti. Sempre nello stesso ambito, ma per una altra vicenda, sempre la procura della Tuscia ha proceduto ieri all’arresto di tre persone accusate di un violento pestaggio nei confronti di un dipendente di una azienda agricola «reo di avere avanzato legittime richieste retributive». Nei loro confronti sono contestati i reati di sequestro di persona e lesioni aggravate. Le indagini sono state svolte dal gruppo Tutela lavoro dei carabinieri, coordinato dal colonnello Andrea Antonazzo, e dall’ispettorato del lavoro di Viterbo diretto da Elda Gente Magnani.
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