L'ANALISI
04 Ottobre 2019 - 11:06
Ha segregato la moglie in casa, dove l’avrebbe picchiata, minacciata di morte e violentata. Per questo un 31enne è stato arrestato a Reggio Emilia con le accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, minacce e lesioni aggravate. A riportare la vicenda è la stampa locale che racconta delle violenze subite dalla coniuge, una 34enne reggiana, tra maggio e agosto. Dopo che la donna è finita all’ospedale per le cure mediche è scattata la segnalazione alla polizia e la denuncia nei confronti del marito. Le indagini condotte dal pm Piera Giannusa portano alla richiesta di custodia cautelare in carcere, accolta dal gip Dario De Luca. Ieri l’uomo - difeso dall’avvocato Costantino Diana - si è avvalso della facoltà di non rispondere e resterà in carcere. La coppia - sposata da due anni - viveva in città in uno stabile occupato abusivamente da senzatetto in un contesto di totale degrado. Qui sarebbero avvenute le prime aggressioni. A maggio scorso l’uomo avrebbe portato via la moglie da un bar, dove era in stato di ubriachezza, l’avrebbe fatta salire in auto guidata da un’altra persona, l’avrebbe picchiata e infine chiusa in casa per tre giorni. Ad agosto risalirebbe la presunta violenza sessuale. «Tu non mi dici di no, tu sei mia moglie, faccio come voglio io o ti ammazzo», sarebbero state alcune delle frasi pronunciate dal 34enne. Tra queste anche la minaccia di far fare alla donna «la stessa fine» della ragazza cinese uccisa a Reggio Emilia l’8 agosto a coltellate.
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