CALCIO
02 Settembre 2019 - 19:56
ROMA (2 settembre 2019) - «Ho sempre detto che è comunque un onore essere chiamati a far parte di un governo italiano, poi bisogna vedere a fare cosa». Lo ha affermato l’ex commissario alla spending review, il cremonese Carlo Cottarelli, ospite di Sky Tg24, aggiungendo a proposito delle voci di stampa su un suo eventuale incarico alla guida del ministero dell’Economia di non aver ricevuto finora alcuna chiamata.
Cottarelli, intanto, ha annullato la sua partecipazione all’incontro di questa sera Europa, debito pubblico, spending review previsto alla Festa de l’Unità del Pd Milano Metropolitana per andare a Roma.
«Attualmente non si capisce la politica di bilancio che le due parti (M5s e Pd) vorrebbero avere. Evitare l’aumento dell’Iva da solo richiede circa 15 miliardi. Se si aggiungono il taglio del cuneo fiscale, un po' di spesa per il sostegno alle famiglie, il salario minimo con il costo a carico dello Stato, si arriva a numeri che porterebbero il deficit ben al di là del 3%» ha detto Cottarelli. «Da tecnico» ha osservato che l’Italia continua ad avere «un grosso problema di debito: per ridurlo è essenziale la crescita», dunque se dovesse dare un suo «consiglio - ha detto ancora Cottarelli - facciamo quelle cose che le imprese da anni chiedono: il taglio della burocrazia, di cui non si parla, una giustizia che funzioni, il taglio della tassazione che va finanziato con qualche risparmio sul lato della spesa. E poi i soldi che arrivano da una maggiore crescita si mettono da parte
e si dà un segnale» anche all’Europa.
A proposito di Quota 100, «ho sempre avuto grosse perplessità perché la nostra spesa per le pensioni tendenzialmente cresceva già» prima di introdurre questa misura.
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