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CRONACA

Preso rapinatore con tatuato l'articolo del codice penale

Daniele Duchi

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02 Settembre 2019 - 15:03

Un uomo di 47 anni, Alfio Marino, ultras interista legato anche alla tifoserie gemellata della Lazio, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Milano. E' accusato di aver messo a segno tre rapine alla stessa farmacia, e una in un negozio, tra luglio e agosto. Marino, originario di Catania, viveva a Milano tra la casa dei genitori, quella di un amico cocainomane e la sua vettura, una Mercedes Classe B, dove sono stati trovati i vestiti usati durante alcuni dei colpi e un coltello. All’uomo, che avrebbe problemi di tossicodipendenza, vengono contestate dagli investigatori del Commissariato Comasina 4 colpi, il 12 e il 21 luglio e il 19 e 23 agosto. Tre di queste sono state commesse ai danni di una stessa farmacia in via Angeloni, che ormai conosceva così bene da entrare direttamente dalla porta del retro, farsi aprire la cassaforte e consegnare i contanti, una, il 21, in un negozio di abbigliamento per bambini in via Astesani. Quando è stato bloccato Marino - che ha vari precedenti penali per furto, rapina, lesioni e stupefacenti - ha mostrato un tatuaggio alto 10 centimetri sull'addome con su scritto 'Art. 628 c.p.' cioè l’articolo del codice penale che punisce la rapina, affermando che quella del rapinatore era la sua «vita». L'uomo, noto negli ambienti ultras dell’Inter e definito come uno sbandato, aveva anche affermato di essersi recato al matrimonio della figlia di 'Diabolik', Fabrizio Piscitelli, il leader degli Irriducibili ucciso con un colpo di pistola il 7 agosto scorso a Roma. In quel giorno la polizia ha accertato che Marino si era recato davvero a Roma, ma il particolare del matrimonio non è stato verificato.

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