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Carabiniere ucciso, foto shock del ragazzo bendato in caserma

I carabinieri avviano un'indagine interna. Il comandante provinciale di Roma: "Quello che è accaduto è inaccettabile"

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

28 Luglio 2019 - 15:02

Carabiniere ucciso, foto shock del ragazzo bendato in caserma

ROMA (28 luglio 2019) - Ha scatenato reazioni a catena la foto pubblicata dal quotidiano la Repubblica e scattata venerdì in un ufficio del Reparto investigativo dei carabinieri di via In Selci a Roma.  Gabriel Christian Natale Hjorth, 18 anni, accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, è a capo chino, ammanettato dietro alla schiena, con un foulard stretto intorno agli occhi che gli impedisce la vista. I carabinieri hanno avviato un'indagine interna. Francesco Gargaro,  comandante provinciale di Roma ha affermato: "Quello che è accaduto è inaccettabile".

«Cosa ci fa una benda in una stazione dei Carabinieri? Sono cose da far west». Lo afferma il presidente della camera penale di Roma, Cesare Placanica. «Con riferimento alla violenza posta in essere nei confronti di un indagato, affidato alla custodia dello Stato - prosegue Placanica - abbiamo preso atto dell’apertura immediata di una indagine penale e anche disciplinare. Ne attenderemo, seguendola con attenzione, l'esito. Non siamo e non diventeremo ora forcaioli». Una indagine che «però, valuti anche gli aspetti più inquietanti. Siamo in presenza di un fatto unico? Cosa ci fa una benda in una stazione dei carabinieri? Cose appunto da Far West, dove, lo rammenti chi lo alimenta, l’ultimo impiccato è sempre il più giustizialista», conclude il presidente dei penalisti romani. 

«Il caso della foto dell’assassino del Carabiniere non deve essere strumentalizzato contro le forze dell’ordine: il vero crimine è l’efferato omicidio di un servitore dello Stato. Dai vertici dell’Arma sono arrivate parole nette e sagge e ci saranno i conseguenti accertamenti: chi ha sbagliato dovrà spiegare il suo comportamento, ma ciò non ci può distrarre neanche per un attimo dal gravissimo reato di cui è macchiato il giovane statunitense e dalla concreta solidarietà agli uomini in divisa che, spesso a prezzo della vita, proteggono la nostra sicurezza. Né l’episodio può minimamente mettere in discussione la nostra vicinanza all’Arma dei Carabinieri e alla famiglia dei vice brigadiere Cerciello Rega». Lo dichiara in una nota la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini.

"A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l'unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. Punto". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

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