L'ANALISI
07 Luglio 2019 - 17:59
Per fortuna c’era Filippo Magnini! Solo il pronto intervento dell’ex nuotatore di Pesaro - medaglia di bronzo olimpica e due volte campione del mondo dei 100 stile libero - ha salvato la vita a un turista che oggi pomeriggio ha accusato un malore mentre stava facendo il bagno nelle acque cristalline di Cala Sinzias, fra Villasimius e Costa Rei, in Sardegna. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi del direttore de La Provincia, Marco Bencivenga, testimone dell’episodio. La notizia, lanciata sul nostro sito e poi fornita all'Ansa, ha rapidamente fatto il giro d'Italia. Per tutto il pomeriggio ne hanno parlato i siti internet dei principali quotidiani italiani e le televisioni.
I fatti
Erano le 15.15 quando il bagnante in compagnia di alcuni amici è andato in crisi nel tentativo di rincorrere a nuoto un grande cigno galleggiante che stava per essere portato lontano dal vento. Lo sforzo si è rivelato eccessivo e gli amici hanno subito capito che serviva aiuto: urlando e sbracciandosi, hanno richiamato l’attenzione dei bagnini del Lido Tamatete, che sono scesi di corsa dalla torretta di osservazione per salire sul gommone di salvataggio e raggiungere il bagnante in difficoltà. Ancor più vicino al punto dell’emergenza, però, si trovava Magnini, che stava facendo il bagno nello stesso specchio d’acqua insieme alla compagna Giorgia Palmas e non ha esitato un solo istante a intervenire: con alcune velocissime bracciate l’ex nazionale di nuoto ha raggiunto il turista colpito da malore e lo ha letteralmente tenuto a galla, in attesa dell’arrivo dei soccorritori.
L'azione di Magnini
“Il bagnante era in grande difficoltà: a un certo punto si è spaventato, si è bloccato e ha bevuto un po’ d’acqua - ha poi raccontato l’ex campione -. Quando l’ho raggiunto non riusciva neppure a parlare e non era facile caricarlo sul gommone, così l’abbiamo disteso sul materassino matrimoniale di altri bagnanti che si trovavano lì vicino”. L’improvvisata “barella galleggiante” è stata trascinata fino al bagnasciuga dallo stesso ex campione di nuoto, assistito dai bagnini e dagli amici del turista che stava rischiando di affogare. Nel frattempo, la macchina dei soccorsi era ormai in moto: in spiaggia è accorso un medico, che insieme ai bagnini ha applicato la mascherina dell’ossigeno al bagnante in difficoltà, in attesa dell’arrivo di un’ambulanza e del successivo trasferimento in ospedale.
Campione prima nella vita che nel nuoto
Nel frattempo, Magnini si è elegantemente defilato dalla prima fila, occupata da decine di curiosi, ed è tornato sotto l’ombrellone, dove ha ricevuto i complimenti dei familiari e di tutti i presenti per la tempestività e l’efficacia dell’intervento di salvataggio. “Ho fatto solo quel che dovevo”, ha minimizzato l’ex campione attualmente squalificato per una controversa questione di doping, rifiutando di indossare i panni dell’eroe. Ma le bracciate che ha dedicato allo sconosciuto bagnante in difficoltà valgono quanto una medaglia. E anche di più. Per fortuna oggi era al lido Tamatete. Campione di generosità, prima ancora che di nuoto.
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