L'ANALISI
07 Aprile 2019 - 09:32
Venticinque anni fa il genocidio in Ruanda dove iniziarono i massacri fra Huti e Tutsi. Ci furono 800mila morti uccisi a colpi di machete, bastoni chiodati e asce. Uno degli eventi più sanguinosi della fine del secolo scorso, uno sterminio scatenato dall'odio interetnico che la comunità internazionale non è stata in grado di fermare. Il presidente ruandese Paul Kagame, accenderà una fiamma in ricordo delle vittime a Gisozi. Comincia così una serie di cerimonie per i 100 giorni di lutto che si concluderanno il 4 luglio.
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