L'ANALISI
18 Marzo 2019 - 11:39
Cesare Battisti
Dovranno decidere per prima cosa sull'applicazione o meno dell’isolamento diurno per 6 mesi, che di fatto Cesare Battisti sta già scontando nel carcere di Oristano assieme all’ergastolo, i giudici della Corte d’Assise d’appello di Milano davanti ai quali stamani si è aperta la prima udienza dell’incidente di esecuzione richiesto dalla difesa dell’ex terrorista dei Pac che chiede, in sostanza, di commutare il carcere a vita in 30 anni di reclusione sulla base dell’unico accordo di estradizione valido, secondo il legale Davide Steccanella, ossia quello tra Brasile e Italia del 2009. La Corte è presieduta da Giovanna Ichino, che quasi 40 anni fa fu relatrice nella Corte milanese della prima sentenza sui Proletari armati per il comunismo, di cui faceva parte anche Battisti. Oggi verrà conferito l’incarico ad un perito per tradurre atti dal portoghese all’italiano e poi l’udienza sarà rinviata, ma i giudici hanno deciso di stralciare la parte sull'isolamento diurno su cui dovrebbero decidere già nei prossimi giorni.
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