L'ANALISI
02 Agosto 2018 - 10:30
Un ex paracadutista è ai domiciliari per la morte, nel 1999, di Emanuele Scieri: il corpo fu trovato sotto una torretta (ma lontano dal punto di caduta) nella caserma pisana della Folgore. Già all'epoca dei fatti il suicidio parve dubbio. Oggi la commissione parlamentare d'inchiesta e la Procura pisana concordano: la morte del 26enne fu la tragica conseguenza di un atto di nonnismo. Un'aggressione a Emanuele che poi sarebbe salito sulla torretta: lì qualcuno gli pestò le mani facendolo cadere sul piazzale della "Gamerra".
Sono tre gli ex militari indagati per concorso nell'omicidio di Emanuele Scieri, il parà 26enne trovato morto nel 1999 sul piazzale della caserma Gamerra a Pisa. Lo rivelano gli inquirenti. Per uno di loro, un italoamericano di 39 anni, il Gip ha disposto i domiciliari per pericolo di fuga: aveva un biglietto di sola andata per gli Usa. Un atto di nonnismo dietro la morte di Scieri: picchiato e poi costretto a salire sulla torretta, da dove cadde. Il corpo fu occultato per 3 giorni.
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