L'ANALISI
10 Luglio 2018 - 15:01
Il 29enne macedone arrestato dal Ros nel Centro Permanenza per il Rimpatrio nel Potentino, dove era stato portato dopo le perquisizioni nella sua casa di Tolfa, nel Viterbese, il 27 aprile scorso, aveva visto oltre 900 video con i quali si istruiva per modificare armi o acquisire tecniche di addestramento e poteva compiere un attentato. Agim Miftarov, che viveva come un eremita facendo il boscaiolo, nella sua casa aveva droni, abbigliamento militare e smartphone. Sui social aveva 4mila contatti legati all'estremismo islamico.
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