L'ANALISI
28 Maggio 2018 - 12:51
ROMA/CREMONA - "Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese a nuove elezioni". Lo ha detto Carlo Cottarelli, dopo l'incarico datogli da Sergio Mattarella, che l'economista cremonese ha accettato con riserva. "Il governo manterrebbe una neutralità completa rispetto al dibattito elettorale. Mi impegno a non candidarmi e chiederò lo stesso impegno a tutti i membri del governo. Mi presenterò con un programma che, in caso di fiducia, includa l'approvazione della Legge di Bilancio e poi lo scioglimento del Parlamenmto ed elezioni nel 2019".
"Conosco personalmente Carlo Cottarelli, cremonese come me, e ne apprezzo le doti umane e le qualità professionali. È un servitore delle istituzioni democratiche e una persona che ovunque ha operato ha dato prova di valore. Chi lo conosce sa che il presidente Mattarella ha messo l’Italia in ottime mani"». Lo ha detto Luciano Pizzetti, deputato del Pd nato a Cremona come il presidente del Consiglio incaricato. "Di fronte alla deriva nazionalista e autoritaria di Lega e Movimento 5 stelle che intendono collocare l’Italia ai margini orientali dell’Europa a fianco di Polonia e Ungheria - aggiunge Pizzetti contattato telefonicamente - il presidente Mattarella è stato un fermo punto democratico, unico statista italiano. Ha agito in ossequio alla Costituzione confermata nella sua interezza dal popolo italiano nel referendum del 4 dicembre 2016. Il tentativo di impeachment nei suoi confronti ha le sembianze di un golpe bianco proprio nel solco di una deriva autoritaria».
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