L'ANALISI
23 Ottobre 2017 - 17:29
Ahmadreza Djalali, il medico iraniano arrestato a Teheran lo scorso anno con l'accusa di essere una spia, è stato condannato a morte. Amnesty e i rettori degli atenei italiani si erano mobilitati e raccolto 220mila firme per la liberazione del medico che ha lavorato all'Università del Piemonte orientale. Ricercatore di altissimo livello, è stato condannato a morte dopo due sole udienze e la ricusazione dei legali di fiducia. Moglie e figli vivono in Svezia, dove la famiglia si era trasferita nel 2016.
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