L'ANALISI
07 Luglio 2017 - 09:03
Personale della Direzione investigativa antimafia di Catania sta sequestrando beni per 10 milioni di euro riconducibili a un imprenditore di Paternò (Catania) accusato di "caporalato". Il provvedimento è uno dei primi del genere eseguiti in Italia. L'uomo, arrestato due anni fa, reclutava manodopera romena a basso costo da impiegare nei lavori agricoli in assenza di garanzie minime per i lavoratori. Sequestrati un'impresa individuale e una società, rapporti bancari, numerosi immobili e una decina di automezzi.
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