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Morte Kim, per Pyongyang è cospirazione

Daniele Duchi

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23 Febbraio 2017 - 08:46

Pyongyang rompe il silenzio e accusa di "cospirazione" Malesia e Corea del Sud circa l'uccisione di Kim Jong-nam, fratellastro del leader norcoreano Kim Jong-in, avvelenato il 13 febbraio all'aeroporto di Kuala Lumpur. Le autorità nordcoreane puntano il dito contro Kuala Lumpur, accusata di "collusione" con "la cospirazione iniziata dalle autorità sudcoreane", che hanno diffuso le notizie "dell'avvelenamento" di Kim. Pyongyang ritiene inoltre "illegale e immorale" l'autopsia effettuata in Malesia sul corpo di Kim Jong-Nam.

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