L'ANALISI
26 Ottobre 2016 - 08:48
La Dia di Reggio Calabria ha confiscato beni per un valore di 30 mln di euro riconducibili all'imprenditore reggino, Domenico Suraci, rinviato a giudizio nel 2013 per concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni aggravata dal favoreggiamento della 'ndrangheta. Confiscati il capitale sociale e il patrimonio aziendale di 8 società di capitali della grande distribuzione alimentare e del settore immobiliare, 4 immobili di pregio e rapporti finanziari (conti correnti e polizze assicurative).
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