L'ANALISI
21 Settembre 2016 - 14:49
Colpito almeno cento volte, a martellate e a coltellate, molte delle lesioni inferte non per uccidere ma per fare soffrire, la morte per dissanguamento: questi i risultati dell'autopsia sul corpo di Luca Varani, ucciso a Roma il 4 marzo dopo essere stato attirato in un appartamento per un drogaparty da due ragazzi che considerava amici. Marco Prato e Manuel Foffo sono in carcere per l'omicidio: sulle armi usate per massacrare Luca - almeno due coltelli e un martello - è stato trovato il dna di entrambi.
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