L'ANALISI
03 Maggio 2016 - 11:00
Figure femminili come fossero una minaccia, finestre con le sbarre, case senza porte: sono i disegni in cui Fortuna, uccisa a 6 anni a Caivano (Napoli), nel 2014, manifesta il suo disagio. Disegna anche case con due porte, che indicano il timore della separazione, il ricatto perché mantenga il segreto. I colori che sceglie sono vivaci, carichi di rabbia. E' quanto risulta dalle analisi grafologiche. Sul corpo di Fortuna c'erano segni di violenze sessuali ripetute, subite - secondo l'accusa - dal vicino di casa, Raimondo Caputo.
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