L'ANALISI
03 Settembre 2015 - 12:13
Oltre alla furia iconoclasta di Isis, dietro la distruzione dei monumenti pre-islamici c'è un astuto sistema per mascherare la vendita di opere prelevate da palazzi e templi prima di farli saltare in aria davanti alle telecamere. Lo sostiene l'archeologa, Joanne Farchack. "Le antichità di Palmira sono già in vendita a Londra", afferma. I "reperti siriani e iracheni depredati da Isis sono già in Europa (...). Queste distruzioni nascondono una delle fonti di finanziamento di Isis".
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