L'ANALISI
15 Luglio 2015 - 20:03
"Una rapina finita male. Una botta in testa ed è morto sul colpo". A dirlo è il cognato del gioielliere ucciso oggi durante una rapina in via dei Gracchi, nel quartiere Prati a Roma. "Ci ha avvertito il figlio, è successo tra le 4 e le 5 - aggiunge -. Aveva riaperto alle 4 e in quel momento stava da solo". "E' stata una brutta rapina, figlia di questa crisi, davanti a cui le forze politiche non riescono a fare niente. Dovrebbero inasprire le pene - conclude - perché è impossibile morire così, è impensabile, è assurdo".
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