L'ANALISI
02 Giugno 2015 - 16:13
Per combattere l'Isis serve "una combinazione tra strike aerei della coalizione e formazione sul terreno. L'Italia è leader nell'addestramento dei combattenti curdi e delle forze di polizia irachene che dovranno stabilizzare le zone liberate dall'Isis". Così il ministro degli Esteri, Gentiloni, a margine del vertice anti-Isis a Parigi. "Sul terreno, la battaglia è nelle mani delle forze irachene, non ci sono prospettive di intervento". Roma fornisce però anche "armi e munizioni sia a Bagdad sia ai Peshmerga curdi", aggiunge.
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