L'ANALISI
16 Ottobre 2014 - 12:33
ROMA - All'alba del 16 ottobre del 1943, un centinaio di soldati tedeschi delle SS portò via dal Ghetto 1.016 ebrei romani con 200 bambini destinati alla stessa sorte dei genitori. Prigionieri di una guerra di razza, "rastrellati" tra via del Portico d'Ottavia e le strade adiacenti. Trasferiti alla Stazione Tiburtina, la mattina del 18 ottobre furono caricati su un treno piombato per essere deportati nel campo di sterminio di Auschwitz. Oggi 16 ottobre 2013, scelta "come giornata simbolo del rifiuto di qualsiasi forma di violenza contro ogni manifestazione di intolleranza ideologica, razziale e religiosa", la Capitale ricorda le vittime di quel rastrellamento.
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