L'ANALISI
11 Settembre 2022 - 12:35
I consiglieri dell’Anga col presidente Paolo Faverzani e il presidente di Confagri Lombardia Riccardo Crotti
STAGNO LOMBARDO - E’ stato un triennio molto più difficile di quanto ci si poteva aspettare alla vigilia, messo a dura prova da pandemia, conseguenze del conflitto russo-ucraino ed esplosione dei costi di produzione. Ma non ha mai fatto mancare il suo impegno e la sua voce l’Anga provinciale, che ieri sera ha tenuto la tradizionale festa di fine estate presso la Cascina Gerre del Pesce di Stagno Lombardo. Un party ricco di presenze, compresa quella del presidente di Confagricoltura Lombardia e della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, Riccardo Crotti.
«Questo appuntamento - ha spiegato il presidente di Anga Cremona, Paolo Faverzani - rappresenta di fatto l’atto conclusivo del nostro mandato triennale. In ottobre dovremmo tenere le elezioni per il rinnovo del direttivo. L’obiettivo è quello di ringiovanire un po’ le nostre fila; ma è chiaro che una fase così complessa anche per le singole aziende non favorisce la disponibilità per gli impegni associativi. Torneremo a parlarne nei prossimi giorni. La festa di fine estate era un obiettivo importante, sul quale ci siamo concentrati ed abbiamo lavorato in questo periodo».
«Per quanto riguarda il mandato che sta per concludersi, abbiamo senza dubbio profuso il massimo impegno, senza che le condizioni oggettive ci consentissero di conseguire tutti i nostri traguardi. Gli eventi in presenza si sono giocoforza diradati, ma il web ci ha permesso di svolgere ugualmente il programma formativo; abbiamo partecipato con i nostri convegni alle Fiere di Cremona, Rivolta d’Adda, Grumello e - novità alla quale tenevo in modo particolare - anche a quella di San Carlo a Casalmaggiore, affrontando temi di grande attualità e rilievo per il nostro comparto con la partecipazione di relatori autorevoli. Complessivamente posso dunque dirmi soddisfatto, anche se il contesto è stato (ed è) quello che tutti sappiamo; segnato da forti preoccupazioni per le nostre imprese ed il loro futuro. Certo - prosegue Faverzani - l’incremento astronomico dei costi di produzione ha creato uno stato di cose molto difficile da sostenere; anche per la difficoltà di trasferirlo lungo la filiera al consumatore, per l’atteggiamento della grande distribuzione che pretende di mantenere prezzi bassi generalizzati senza tenere conto nè dei cambiamenti in atto nè del fatto (universalmente accettato negli altri comparti) che a qualità differente devono corrispondere prezzi differenti. Altrimenti lavoriamo in perdita, come del resto sta accadendo in più di una occasione».
«Ma è un sistema che non può durare a lungo. Dovremo sempre più concentrarci sul dialogo con i consumatori perché anche questo aspetto possa essere compreso».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris