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Chiara Ferragni chiarisce: "Il mio era uno sfogo, orgogliosa di Sala"

L'imprenditrice-influencer cremonese: "Sulla sicurezza a Milano, spiace essere stata strumentalizzata"

La Provincia Redazione

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15 Luglio 2022 - 17:40

Chiara Ferragni chiarisce: "Il mio era uno sfogo, orgogliosa di Sala"

Il sindaco di Milano Beppe Sala e Chiara Ferragni

MILANO - Getta acqua sul fuoco l'imprenditrice-influencer, e moglie di Fedez, Chiara Ferragni dopo la presa di posizione nei confronti dell’amministrazione comunale di Milano sul problema sicurezza. Nei giorni scorsi si era detta «angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano» e si era appellata al sindaco Sala, che a sua volta aveva fatto sapere di non volerle rispondere se non con il lavoro e di non condividere le parole dell’imprenditrice. Ferragni è tornata oggi sull'argomento per precisare: «Sono orgogliosa che Beppe Sala confermi di essere ancora di più al lavoro sul tema della sicurezza a Milano, la sua attenta e pronta risposta rafforza la fiducia che ho nelle istituzioni. Il mio sfogo - ha chiarito Ferragni - è stato quello di una cittadina privilegiata che vuole dare voce a un sentiment ormai diffuso a Milano e figlio di diverse esperienze personali. Mi dispiace se le mie parole hanno causato strumentalizzazioni politiche e divisionismi che non mi appartengono. Credo in una collaborazione costruttiva e concreta perché anche se si hanno opinioni diverse, poi ci accorgiamo di avere a cuore sempre il bene comune», ha sottolineato l’influencer.

Per il sindaco Sala quella di Chiara Ferragni, aveva detto, "è un’opinione». «Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro. Lavoreremo ancora di più, non condivido quello che lei dice ma capisco che sia un tema delicato e che c'è una sensibilità della città, questo è un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano con i sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all’ordine del giorno. Cercheremo di fare ancora di più, non per deresponsabilizzarci ma precisando che la sicurezza dipende anche dall’opera del ministero». Sala aveva aggiunto che in questi giorni risentirà il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. «Ci voleva una storia Instagram per far svegliare Sala e Lamorgese sul problema insicurezza a Milano e nelle città italiane», commenta oggi il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo su un tema che ha suscitato grande dibattito dopo l'intervento della Ferragni, che Fratelli d’Italia invita a fare un giro «nei quartieri più disagiati per rendersi conto di cosa subiscono i milanesi». «Non considero la situazione drammatica ma degna di attenzione. Cercheremo di rifare il punto sulle forze che arriveranno a Milano - aveva concluso il primo cittadino -, come avete visto noi stiamo facendo la nostra parte, le prime assunzioni di vigili le abbiamo fatte, entro dicembre altri 120 agenti saranno messi in campo». Per quanto riguarda le forze dell’ordine in più promesse dal ministro dell’Interno il primo cittadino aveva affermato che erano arrivate «in parte». «Ma voglio capire - aveva concluso - quando arriveranno» le altre. (ANSA)

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